Fin da bambina allo specchio, Convegno a Roma il 24 ottobre 2018

Fin da bambina allo specchio. Convegno a Roma

Fin da bambina allo specchio, Convegno a Roma il 24 ottobre 2018, locandina

Il 24 ottobre 2018, dalle ore 15:00 alle ore 19:00, presso la Sala del Carroccio del Campidoglio a Roma, il “Convegno Fin da bambina allo specchio“, dedicato all’educazione, allo sviluppo e alle prospettive delle bambine di oggi.

Da Milano a Matera, e da Como a Roma nella prestigiosa storica sede del Carroccio del Campidoglio.

La Consulta Interassociativa mette insieme per l’occasione associazioni nazionali e internazionali, affinché queste ultime possano incontrarsi al Campidoglio per scrivere una nuova pagina di storia con al centro le tematiche che riguardano l’educazione, lo sviluppo e le prospettive delle bambine di oggi.

Solo se approfondiamo con impegno attenzione e professionalità le problematiche che riguardano ogni bimba faremo sì che il suo sorriso sia e resti quello fresco, ingenuo, libero e solare che merita – sottolinea Laura Caradonna, Presidentessa della Consulta – Confrontarci, fare rete, cercare insieme soluzioni concrete e realizzabili è doveroso. Proteggere, rispettare ed educare fin da bambina la donna di domani è il nostro compito di oggi.”

Nel Convegno del 24 ottobre al Campidoglio, la Consulta lavorerà in sinergia con esperti ed esperte del Cenpis Orion Psicosomatica di Roma, presieduto dal Professor Antonio Popolizio, perchè ogni ragazzina veda riflessa allo specchio la sua bellezza interiore e la sua immagine serena ed equilibrata.

Istinto femminile, Guido Angeletti, Scultura in resina patinata alluminio, 2018
Istinto femminile, Guido Angeletti, Scultura in resina patinata alluminio, 2018

Ospite all’evento il Maestro Guido Angeletti che porterà una scultura dal titolo “Istinto femminile” per dare un valore aggiunto all’esperienza che la donna fin da bambina può fare guardandosi allo specchio. Si tratta del fenomeno cruciale in cui ogni donna in fieri si rivolge a se stessa e, per la prima volta, si intravede attraverso il velo delle abitudini infantili, nella loro innocenza, lasciando spazio al complesso nodo psicologico della donna adulta.
Ciò si compie attraverso il supporto di ogni tipo di superficie riflettente. Lo specchio diventa lo spazio materiale e circoscritto che delimita le profondità insondabili dell’Io nascosto femminile. Unico testimone della scoperta, esso diviene al tempo stesso anche l’unica via d’accesso all’intimità della donna e del suo istinto.

Gli atti del Convegno saranno pubblicati nel trimestrale Eudonna Magazine di dicembre 2018, edito da Il Sextante e diretto da Mariapia Ciaghi. Gli stessi saranno poi tradotti in spagnolo e inglese, sempre a cura de Il Sextante, per una divulgazione internazionale.

Chiunque desideri iscriversi al convegno (posti limitati) è pregato di farlo contattando gli indirizzi e-mail: info@cenpisorion.it e info@sextante.it

 

Documenti

Fin da bambina allo specchio, locandina [PDF]

Fin da bambina allo specchio, nota stampa [PDF]

Fantasia e pedagogia. Didattica e drammatizzazione. Presentazione del libro alla Biblioteca Casanatense di Roma, 7 giugno 2018

Alla Casanatense un libro e una mostra

La Biblioteca Casanatense di Roma ha ospitato il 7 giugno la presentazione della nuova collana “Università” de Il Sextante, diretta dal Prof. Andrés Pociña, che ha inviato un caloroso discorso di benvenuto, e del volume Fantasia e Pedagogia. Didattica e drammatizzazioni, curato da Paola Ricci, Nicola Siciliani de Cumis e Corrado Veneziano.

Lucia Marchi, Direttrice della Biblioteca Casanatense, e Mariapia Ciaghi, CEO e Founder de Il Sestante
Lucia Marchi, Direttrice della Biblioteca Casanatense, e Mariapia Ciaghi, CEO e Founder de Il Sestante

Gli autori, salutati dalla Direttrice della Casanatense Lucia Marchi e moderati da Mariapia Ciaghi , CEO e Founder de Il Sextante, hanno dialogato su tema della fantasia come elemento fondante della specie umana con speciale riferimento al teatro (come campo in cui agiscono capacità linguistiche, gestuali, musicali e scenografiche) in quanto elemento collante delle competenze relazionali umane.

Durante l’evento la Biblioteca Casanatense ha offerto al pubblico una piccola esposizione di manoscritti, a cura di Ilaria Vercillo e Martina Pugliesi, con l’intento di mostrare come, fin dalle epoche più antiche, la fantasia abbia accompagnato la pedagogia nelle forme più svariate e spesso palesandosi nella stesura delle opere legate proprio all’insegnamento.

Ilaria Vercillo e Martina Pugliesi, curatrici della mostra di manoscritti rari alla Biblioteca Casanatense.
Ilaria Vercillo e Martina Pugliesi, curatrici della mostra di manoscritti rari alla Biblioteca Casanatense.

Come hanno avuto modo di dichiarare le curatrici: “uno dei testi che maggiormente rappresenta questo connubio è il De nuptiisPhilologiae et Mercurii di Minneo Felice Marziano Capella.
L’opera, del IV-V d. C., diviene famosa durante il Medioevo perché attraverso la narrazione delle nozze umano-divine fra Filologia e Mercurio vengono descritte le Arti liberali che costituivano tutto l’insegnamento dell’epoca medievale.”

Per continuare il viaggio che ha visto nel corso dei secoli l’impiego della fantasia nell’insegnamento e nella trasmissione del sapere, sono stati esposti al pubblico alcuni manoscritti che rappresentano esemplari unici e rari di opere che hanno lasciato un segno indelebile nella diffusione della cultura.

EUDONNA - impronte femminili senza frontiere

Trento. Impronte femminili: il diario

Il 27 e 28 marzo 2018, Il Sextante, l’Associazione Aurora e le reti femminili Consulta Interassociativa Femminile di Milano e Associazione DILA, hanno offerto ad un pubblico folto e interessato due serate dedicate alle donne, al lavoro e alla presentazione dell’opera teatrale Crepuscolo a Mitilene.


Il 27 marzo, alle ore 17:30 a Trento presso la Sala Aurora di Palazzo Trentini, in occasione del II Convegno “Eudonna. Impronte femminili senza frontiere“, sono intervenute Caterina Dominici (Presidente Ass. Aurora), Mariapia Ciaghi (editrice, giornalista, direttrice de Il Sextante), Laura Lada Caradonna (Presidente Consulta Interassociativa Femminile Milano – scarica l’intervento integrale – MPEG-4), Roberta Panizza (Presidente Ass. DILA), Beatrice Barzaghi (animatrice culturale e scrittrice – scarica l’intervento integrale – MPEG-4), Micaela Bertoldi (Insegnante, scrittrice, curatrice di conversazioni radiofoniche su tematiche culturali e pedagogiche – scarica l’intervento integrale – MPEG-4) e Aurora Lopez (Docente dell’Università di Granada che ha indirizzato al pubblico un caloroso discorso (scarica il testo integrale in PDF: IT e ES).


Il 28 marzo, alle ore 20:00 presso il Teatro San Marco, sempre a Trento, Damiana Leone, Dilva Foddai, Antonella Spirito, Chiara Di Macco, Stefania Nocca e Lorena Locascio hanno messo in scena Crepuscolo a Mitilene, opera teatrale di Andres Pociña. L’opera, pubblicata per la prima volta da Il Sextante e messa in scena dalla Compagnia teatrale Bertolt Brecht di Formia, si è avvale della preziosa regia di Maurizio Stammati. Alla chitarra Franco Pietropaoli, proiezioni di Marco Mastantuono, audio e luci di Antonio Palmiero.

Le tre S S S : Simboli, Segni e Sogni ”

Roma. Le tre S S S: Simboli, Segni e Sogni

Sabato 24 marzo 2018, alle ore 18.00, presso la galleria d’Arte contemporanea Spazio 40 di Roma,in via dell’Arco di S. Calisto 40, nel cuore di Trastevere, è stata inaugurata la rassegna d’arte contemporanea dal titolo “ LE TRE SSS: SIMBOLI, SEGNI E SOGNI”,con la partecipazione di artisti contemporanei.

La location esclusiva è stata inserita nella Roma Sparita di Ettore Roesler Franz e del Pinelli con echi del Trilussa e del Belli.

Le tre S S S : Simboli, Segni e Sogni ”L’evento rientra nell’ambito delle molteplici iniziative culturali promosse dalla “Cassiopea-organizing” (scarica la brochure in PDF) che, in collaborazione con Il Sextante di Mariapia Ciaghi, puntano sulla qualità degli Artisti altamente selezionati, sul coinvolgimento delle Autorità Istituzionali e personalità del mondo dell’Arte.

Col titolo “ Le tre S S S: simboli, segni e sogni” si è vuoluto indicare il coinvolgimento di diverse tipologie d’arte che si incontrano sull’asse dei SIMBOLI quale piano “della segreta lingua”, delle cose “mute”, il cui legante è da rintracciare nei riflessi tra sonorità, colori, forme e sensazioni, per meglio esplorare le dimensioni più profonde e misteriose dell’esistenza.su

Sull’asse dei SEGNI, le infinite connotazioni riconducibili a infiniti significati linguistici e semantici (punto, linea, figura , valori, espressioni…); sull’asse dei SOGNI le stratificazioni di immagini oniriche percepite in corrispondenza con avvenimenti reali o distorsioni inimmaginabili o vagheggiamenti della fantasia.

Durante l’evento la CEO e Manager de Il Sextante, Mariapia Ciaghi ha letto il testo che Ennio Calabria, artista ed intellettuale italiano, esponente del figurativismo europeo, ha indirizzato agli organizzatori della rassegna (scarica il testo integrale in PDF).

Si tratta – secondo i critici più entusiasti – di un significativo contributo d’Arte che esponenti del panorama contemporaneo offrono al pubblico della Capitale, come miscellanea di linguaggi differenziati.

Di seguito due filmati relativi al giorno dell’inaugurazione della rassegna con una significativa carrellata delle opere esposte.

 

Soul in the Art. La mostra collettiva a Perugia

Soul in the Art. Una rassegna per l’arte

Dal 7 al 17 dicembre 2017, si svolge nella seicentesca sede dell’ex oratorio di Santa Maria del Suffragio a Perugia la prestigiosa rassegna Soul in the Art che ospita un gruppo di ventisei rinomati artisti con le loro circa cinquanta opere. Queste ultime spaziano dalla pittura alla scultura, dalla fotografia al designer.

Nella mostra collettiva ogni artista proietta la propria anima all’interno dell’opera. Così come il poeta compone un sonetto e il musicista un quartetto.  In questo modo l’arte continua a vivere.

L’iniziativa è promossa da Il Sextante di Mariapia Ciaghi e curata da Elisa Bergamino, affermata critica d’arte che ha selezionato le opere pittoriche e scultoree.

Venerdì 8 dicembre, alle ore 18:00, la soprano Tania Renzulli eseguirà, nel recitalTra Sacro e Profano“, brani di Pergolesi, Paisiello, Mercadante, Schubert, Brahms, Verdi, Bizet, Gershwin e Di Capua Un percorso musicale dal Settecento ai giorni nostri.

Soul in the Art. La mostra collettiva a Perugia, locandina
Soul in the Art. La mostra collettiva a Perugia
Fulber e il suo Rivisitismo, in mostra a Sanremo alla Galleria d’Arte La Mongolfiera dal 2 al 9 settembre 2017

Fulber e il suo Rivisitismo in mostra a Sanremo

L’inaugurazione della mostra personale di Fulvio Bernardini, alias Fulber, dal titolo “Il Rivisitismo di Fulber, i sentieri di Roy”si terrà il 2 settembre alle ore 18:00, presso la Galleria d’Arte La Mongolfiera a Sanremo. Sarà presente l’artista che verrà introdotto dal noto critico d’arte Maurizio Scudiero, studioso e specialista di arte moderna e contemporanea, in particolare degli artisti Fortunato Depero e Roberto Marcello Baldessari, nonché responsabile dei loro rispettivi archivi generali, curatore di mostre nazionali e internazionali e autore di oltre duecento libri, cataloghi di mostre e pubblicazioni di critica d’arte e grafica applicata.

La mostra sarà visitabile fino al 9 settembre, tutti i giorni dalle 9.30 alle 12:30 e dalle 16:00 alle 20.00, eccetto lunedì mattina e festivi. Ricordiamo che Il Sextante ha pubblicato il catalogo delle opere di Fulber, reperibile presso il nostro shop.

La mostra personale di Fulber nasce in collaborazione con Mariapia Ciaghi, direttrice della casa editrice Il
Sextante.

Fulber e il suo Rivisitismo, in mostra a Sanremo alla Galleria d’Arte La Mongolfiera dal 2 al 9 settembre 2017
Fulber e il suo Rivisitismo, in mostra a Sanremo alla Galleria d’Arte La Mongolfiera dal 2 al 9 settembre 2017

L’occasione è quella di celebrare l’anniversario della morte di Roy Lichtenstein (1923- 1997) uno dei protagonisti della Pop Art, a vent’anni della sua scomparsa, e di focalizzare l’attenzione su Fulber, artista trentino, famoso illustratore e cartoonist che vanta pubblicazioni da parte del famoso comic-book americano “MAD”, creatore di personaggi quali Gary e Spike, ed evidenziare la sua ricerca artistica che in questi anni la critica ha denominato “Rivisitismo”.

La mostra, nel riproporre numerose opere di grandi artisti rivisitate dall’artista trentino, è inoltre occasione per porre in evidenza le affinità e gli accostamenti nelle modalità di esecuzione tra Roy Lichtenstein e Fulvio Bernardini; laddove l’artista americano si serve del fumetto per ragioni puramente formali, Fulber lo utilizza in modo più ironico e provocatorio inserendo al suo interno personaggi di fumetti da lui inventati, compiendo così, come lui stesso l’ha definita, un’operazione di “astrattismo”.

Per informazioni telefonare al numero +39 0184 508554 o scrivere a info@gallerialamongolfiera.it

Mariapia Ciaghi, CEO e Founder de Il Sextante, riceve il "Premio idea innovativa, la nuova imprenditorialità al femminile" 2017

“M’Illumino d’impresa” – Premio idea innovativa a Il Sextante

“M’Illumino d’impresa” – Premio idea innovativa a Il Sextante

A Il Sextante e alla Dott.ssa Mariapia Ciaghi, CEO e Founder della Casa Editrice, il “Premio idea innovativa, la nuova imprenditorialità al femminile” 2017.

Si è svolta a Roma mercoledì 8 marzo 2017, a partire dalle 10:00, nel Tempio di Adriano (Sala storica della CCIAA di Roma), l’evento organizzato dalla Camera di Commercio di Roma e dal suo Comitato per la promozione dell’imprenditorialità femminile: “M’Illumino d’impresa”, durante il quale sono state premiate le vincitrici della quinta edizione del “Premio idea innovativa, la nuova imprenditorialità al femminile”.

All’evento ha partecipato il vice segretario di Unioncamere, Tiziana Pompei.

Indipendenti e in salita. La piccola editoria secondo Ciaghi, www.mockupmagazine.it

Indipendenti e in salita. La piccola editoria secondo Ciaghi

Indipendenti e in salita. La piccola editoria secondo Ciaghi

Il mondo della società liquida, così come definita da Zygmunt Bauman, è nato grazie alle pulsioni postmoderniste che, respinto in blocco il “grande racconto” del secolo breve, si sono dirette verso una società fatta di gioioso nichilismo, una sorta di ludica replica dell’ordine precostituito.

Superati lo stato, dotato di super autorevolezza, e i partiti e le correnti, intesi come luogo, fisico o ideale di incontro o identificazione, si è coltivato e cresciuto un individualismo in cui non più lo stato di diritto, non più le leggi, non più la scienza (e il suo pensiero) guidano le masse, ma la diffidenza reciproca, il consumismo e una sorta di voracità di significato in cui esserci è più importante di essere.

In tutto questo fluire di tentativi di esserci, come è ovvio, la società diventa un insieme di persone affette culturalmente da una forma speciale di ADHD (Attention-Deficit/Hyperactivity Disorder), ovvero da deficit di attenzione e iperattività. La capacità di concentrarsi è ridotta notevolmente nei bambini, e negli adulti, i testi devono essere più corti (anche se ultimamente si è registrata un’inversione di tendenza), mentre, anche per i libri, saper “attirare l’attenzione” rimane l’obiettivo più ambito di tutte le case editrici.

La Direttrice responsabile del magazine Eudonna, Mariapia Ciaghi
La Direttrice responsabile del magazine Eudonna, Mariapia Ciaghi

Abbiamo incontrato Mariapia Ciaghi, Direttrice della casa editrice indipendente Il Sextante, venticinque anni di giornalismo, regia cinematografica, direzione di testate cartacee e online internazionali in giro per il mondo.

Essere editori al tempo della società liquida è di sicuro difficile, ma esserlo in quanto donne deve esserlo anche di più. Ce ne può parlare?
Lo sforzo di una casa editrice indipendente diretta da una donna è enorme: a parte il continuo doppio carico che la società continua a far gravare sulle donne, che devono essere madri perfette, mogli perfette e lavoratrici perfette, sulla donna pesa il già difficile lavoro dell’editore. In più aggiungiamo al peso, quello della credibilità presso gli istituti di credito, le istituzioni e il pubblico stesso. Una donna che fa tutto è sempre una donna incompleta, quindi genera sospetto. Su di lei pesano le tre K di Kinder, Küche und Kirche (bambini, cucina e chiesa) alla quale da tempo la società l’ha relegata idealmente.

Partiamo dalla scelta dei lavori da pubblicare.
Bisogna innanzitutto selezionare il libro. Alla base di tale scelta stanno la coerenza del libro con la linea editoriale della casa editrice; la presenza di un budget – adatto agli obiettivi – che consenta la pubblicazione; la possibilità di individuare e delineare più o meno facilmente un target, un pubblico in potenza interessato a quell’argomento e, conseguentemente, le prospettive ragionevoli di rientro dei costi complessivi affrontati e di avere successivamente un guadagno (per campare e, quasi mai, da reinvestire. Non mi sto lamentando, altrimenti non farei questo lavoro. La mia è una pura constatazione).

L’editrice Mariapia Ciaghi, sulla sinistra, con Maria Michela Coppola, (ricercatrice Universita’ di Trento), la filosofa Annarosa Buttarelli, la presidente di Eudonna Giovanna Sorbelli, la scrittrice e artista romana Adriana Assini e la presidente di Aurora Caterina Dominici, riunite il 4 e 5 marzo 2016 a Trento per il congresso “The emancipation of women in institutions and society”.
L’editrice Mariapia Ciaghi, sulla sinistra, con Maria Michela Coppola, (ricercatrice Universita’ di Trento), la filosofa Annarosa Buttarelli, la presidente di Eudonna Giovanna Sorbelli, la scrittrice e artista romana Adriana Assini e la presidente di Aurora Caterina Dominici, riunite il 4 e 5 marzo 2016 a Trento per il congresso “The emancipation of women in institutions and society”.

Le piccole case editrici, che chiamiamo indipendenti, secondo recenti studi tirano il carretto dell’editoria. Ovvero contribuiscono a creare l’ossatura intellettuale e economica di un paese: non delocalizzano la stampa, impiegando energie e dando lavoro, generalmente contribuiscono a formare giornalisti, scrittori e intellettuali. Inoltre, meno piegate alle mode, hanno più probabilità di scovare scrittori e intellettuali di vero talento.Quando abbiamo a che fare con un libro, a differenza di un altro oggetto, non prendiamo mai in considerazione l’investimento in denaro che sta alla base.
Dice bene! Pubblicare un libro vuol dire fare fronte a spese di cui spesso, chi legge, o chi vuole pubblicare, non ha idea. Parliamo di costi interni redazionali, legati alla grafica e alla correzione delle bozze, dei costi amministrativi e dei costi di distribuzione. Poi ci sono i costi di magazzino di trasporto e movimentazione. Non dimentichiamo che un libro spesso prevede un budget per il pagamento dei diritti e uno per la promozione stessa del volume, fatto anche di biglietti di aereo, stanze d’albergo e pranzi e cene. La pubblicazione di un’opera deve essere in grado di soddisfare tutto l’elenco che ho citato. Generalmente anche solo una voce mancante determina il fallimento del progetto (e danni enormi).

Aggiunga anche che le case editrici indipendenti non sono dotate dei tipici strumenti interni sui quali possono invece contare le grandi aziende: spesso una grande casa editrice possiede dai due ai quattro giornali, ed è in grado di creare una rete di auto promozione del prodotto. Ecco perchè noi “piccoli” viviamo grazie alla professionalità dei giornalisti che ancora sentono il dovere di leggere i libri che vengono inviati loro. Ma non solo, dobbiamo molto anche a internet, al social media e al tradizionale passaparola.

Dopo venticinque anni di attività nella comunicazione, nel giornalismo e nell’editoria (L’Eco delle Dolomiti, Il Sextante, con ottime recensioni per gli autori sudamericani e italiani, Eudonna), come racconterebbe la sua storia e i suoi sogni?
Ho preso la strada dell’editoria riunendo le mie competenze e costruendo senza mai guardarmi troppo indietro. L’editoria deve essere una realtà vivace e dinamica, credo all’editoria che lavora sulle idee e con le idee, costruendosi i mercati a partire dalla cultura e attraverso la cultura. Riuscire a trasmettere, e qui cito Maurizio Arrivabene, “il proprio coinvolgimento e la propria passione all’esterno, è un modo certo per conquistare un pubblico costantemente sollecitato da stimoli effimeri”.

di M.T. – www.mockupmagazine.it

Eudonna Magazine, Primo numero, Il Sextante

Eudonna. Una storia da scrivere (recensione)

È nata nel dicembre 2016 e già raccoglie appassionati lettori e un ottimo consenso da parte degli addetti ai lavori, si chiama Eudonna, la rivista trimestrale di poco più di cinquanta pagine pubblicata da Il Sextante (6,00 Euro) che ospita al suo interno firme importanti con una grafica di ottimo livello.

Eudonna, Edizioni Il Sextante (copertina by Fulber©)
Eudonna, Edizioni Il Sextante (copertina by Fulber©)

La copertina del primo numero propone una rivisitazione di Fulber, al secolo Fulvio Bernardini, dell’opera di Alfons Mucha dedicata a Sarah Bernhardt. Un’immagine che, dalle forme tipiche dell’Art Nouveau, sposta l’attenzione sulla presenza femminile non solo in politica, ma nei vari campi del vivere civile, dalla scienza all’arte, passando per i mass media. Questo l’argomento di Eudonna, rintracciare la presenza femminile nel mondo, voce dei Diritti Umani e Civili, capace di organizzare, fare massa critica e creare, come direbbe Simone Weil, quella “rete di rapporti materiali e umani” capaci di cambiare la società e il mondo.

Il prodotto editoriale risulta di notevole pregio grazie alle illustrazioni e alle fotografie di Ana Maria Erra, Sergio Forte, Tomaso Marcolla, Daniela Tiberi e Carla Ponti. Importante il coinvolgimento della Fondazione Rita Levi-Montalcini.

Come espresso dall’editrice e direttrice responsabile del giornale Mariapia Ciaghi, “spesso la Storia non raccoglie né i nomi né i contributi di queste donne impedendo, di fatto, l’identificazione delle cittadine attuali con modelli di pensiero femminile realmente esistiti”. Eppure ci sono, queste donne, “caparbie e coraggiose che lottano ogni giorno”, basta cercarle, sostiene Giovanna Sorbelli, Presidentessa del movimento Eudonna.

Dalle pagine della rivista emergono i primi nomi e le istanze: tramite firme importanti come quella di Aurora López, docente ordinaria all’Università di Granada, di Simona Gionta, Rosa Maria Di Maggio, Lorenza Coterno, Antonella Pagano e Anna Rossi emerge un metodo, uno sguardo analitico storico e sociale capace di trovare efficaci rappresentazioni di una realtà non più solamente fallocentrica.

Eudonna, Edizioni Il Sextante (Ana Maria Erra©, Cleopatra, collage, particolare)
Eudonna, Edizioni Il Sextante (Ana Maria Erra©, Cleopatra, collage, particolare)

Dalle donne scrittrici nella Roma antica alle donne in politica come Tina Anselmi, Ada Natali e Ninetta Bartoli, passando per l’appassionante storia dell’operaia partigiana Ondina Peteani, prima staffetta della resistenza, e per le interessanti riflessioni di Sonia Sbalzani sulla figura femminile tradita da una lente deformante. Preziosa e vibrante l’intervista di Iva Berasi a Wanda Berasi, in arte Muky, allieva di Marino Mazzacurati, Renato Guttuso e Leoncillo Leonardi, che rivela dalle pagine della rivista la difficoltà di essere donna e artista negli anni cinquanta e le sue speranza per i suoi novant’anni, quella di morire per “rinascere un attimo dopo”.

“Il problema dell’accesso al lavoro e ai ruoli decisionali non è solo degli anni cinquanta”, dichiara Mariapia Ciaghi. La Thomson Reuters Foundation e la Rockefeller Foundation hanno rilevato come in Italia le donne stentino a farsi strada nel mondo del lavoro rispetto ai loro aspiranti colleghi maschi, oltretutto con una prospettiva di salario molto più bassa. Argomenti e punti che la rivista Eudonna, forse per la prima volta in Italia, toccherà nel vivo.

di Andrea Duranti – www.mockupmagazine.it