Indipendenti e in salita. La piccola editoria secondo Ciaghi
Il mondo della società liquida, così come definita da Zygmunt Bauman, è nato grazie alle pulsioni postmoderniste che, respinto in blocco il “grande racconto” del secolo breve, si sono dirette verso una società fatta di gioioso nichilismo, una sorta di ludica replica dell’ordine precostituito.
Superati lo stato, dotato di super autorevolezza, e i partiti e le correnti, intesi come luogo, fisico o ideale di incontro o identificazione, si è coltivato e cresciuto un individualismo in cui non più lo stato di diritto, non più le leggi, non più la scienza (e il suo pensiero) guidano le masse, ma la diffidenza reciproca, il consumismo e una sorta di voracità di significato in cui esserci è più importante di essere.
In tutto questo fluire di tentativi di esserci, come è ovvio, la società diventa un insieme di persone affette culturalmente da una forma speciale di ADHD (Attention-Deficit/Hyperactivity Disorder), ovvero da deficit di attenzione e iperattività. La capacità di concentrarsi è ridotta notevolmente nei bambini, e negli adulti, i testi devono essere più corti (anche se ultimamente si è registrata un’inversione di tendenza), mentre, anche per i libri, saper “attirare l’attenzione” rimane l’obiettivo più ambito di tutte le case editrici.