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Andrés Rivera, La Serva. Il Sextante
Andrés Rivera, La Serva. Il Sextante

La Serva

Lucrezia è una donna di origini illegittime che si dimostra disposta a qualsiasi cosa pur di essere una donna potente. Per questo ha ucciso il patrigno per prendere il suo posto e mantenere i suoi magri possedimenti. Nonostante questo rimane una serva. Il suo padrone è il giudice Saul Bedoya, esponente della nascente borghesia argentina, che ha deciso di ignorare la natura di Lucrezia affascinato dalla sua bellezza e dal suo carattere selvaggio. Sottomessa a tutti i capricci e alla perversione del suo padrone, Lucrezia apprende da lui il potere e i suoi riti sacrificali.

Una donna ossessionata dalla ricchezza la cui droga sono il lusso, il controllo del mondo e degli esseri umani. Un erotismo nero e una prosa secca e tagliente.

L’autore

Andrés Rivera nasce il 12 dicembre 1928 con il nome di Marcos Ribak Schatz, figlio di immigrati lavoratori  (madre ucraina e padre polacco) poi conosciuto dai suoi lettori con lo pseudonimo di Andrés Rivera, per aver vissuto nella via Andrés Lamas e per aver letto “La vorágine” di Jose Rivera Eustatius. Cresciuto in un ambiente comunista e colto, inizia il suo percorso culturale con la lettura de I Miserabili di Victor Hugo, la trilogia Manhattan Transfer di John Dos Passos e L’urlo e il Furore di William Faulkner. Prima operaio tessitore, poi amico di Juan Gelman, Juan Carlos Portantiero, José Luis Mangieri e Roberto “Tito” Cossa presso il giornale La Hora, Andrés Rivera viaggia fra politica, letteratura e giornalismo. Viene espulso dal Partito Comunista perché accusato di “nazionalismo borghese” a causa di un suo racconto. Dal 1974 al 1981 lavora presso El Cronista Comercial, dove firma in suoi pezzi con il nome Pablo Fontán. Viene considerato uno degli autori più significativi del panorama letterario argentino.

Nel 1985 vince il Segundo Premio Municipal de Novela per “En esta dulce tierra”. Nel 1992 vince il Premio Nacional de Literatura per il romanzo “La revolución es un sueño eterno”. La Serva è stata dichiarato miglior romanzo nel 1992 dalla Fondazione El Libro.

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